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La società siciliana del '400, la singolarità delle sue molteplici componenti, l'intreccio con le realtà locali che ne hanno determinato la tipicità, costituiscono lo sfondo su cui si dipanano le vicende di un gruppo parentale, i Bonanno, che grazie alla cultura giuridica ha trovato una sua precipua collocazione all'interno delle istituzioni del viceregno. La consultazione parallela dei fondi della Cancelleria Regia, del Protonotaro e dei registri dei conti presso l'Archivio di Stato di Palermo, attraverso un complesso lavoro paleografico, si è proposta l'obiettivo di tentare una ricostruzione di quel processo di diffusione della cultura giuridica largamente dominato dallo ius commune e caratterizzato dall'affermarsi di un diritto più legato all'ambiente dei funzionari che a quello della scuola. Lo studio dell'incessante attività giuridica svolta da legum doctores, come i Bonanno, risulta elemento essenziale per comprendere i meccanismi evolutivi del sistema normativo della Sicilia del '400 che, pur fondandosi sul diritto feudale, lo interpreta, spesso svuotandolo del suo tradizionale significato.